L’ultima riunione di politica monetaria della Bce ha rivisto le stime di crescita dell’Eurozona al rialzo. I tassi restano ancora fermi.
FRANCOFORTE (GERMANIA) – Nell’ultima riunione di politica monetaria la Bce ha rivisto le stime di crescita dell’Eurozona al rialzo. In particolare, come riportato dall’Ansa, nell’anno in corso di dovrebbe avere un incremento intorno al 5%, mentre restano stabili le stime del 2022 (al 4,6%) e del 2023 (al 2,1%).
Riviste al rialzo anche le stime d’inflazione. Questa volta, però, la crescita è prevista per il prossimo triennio con un incremento del 2,2%, dell’1,7% e dell’1,5%. Numeri molto simili a quelli delle agenzie di rating e nei prossimi dati questi numeri potrebbero essere rivisti anche in futuro.
I tassi d’interesse restano fermi
Gli esperti di Francoforte hanno deciso di confermare i tassi di interesse fermi. Anche in questo caso non c’è stata nessuna sorpresa, ma la Bce ha rispettato le ipotesi della vigilia. Il tasso principale, come ormai avviene da diversi mesi, resta a zero, quello sui depositi a -0,50%, quello sui prestiti marginali allo 0,25%.
La prossima riunione monetaria sembra essere destinata a confermare ancora una volta i tassi di interesse e molto probabilmente avremo una crescita ancora maggiore. Il terzo trimestre in tutta l’Eurozona è stato positivo e difficilmente ci saranno delle frenate in questi ultimi giorni di settembre. I dubbi restano diversi, invece, per il quarto trimestre anche per la presenza ella variante Delta.
Lagarde: “Ci aspettiamo un rialzo dell’inflazione”
Nella conferenza stampa dopo la riunione monetaria la presidente della Bce Christine Lagarde ha ribadito che “ci sarà un ulteriore rialzo in autunno dell’inflazione, ma un calo lo aspettiamo nel prossimo anno“. Resta da capire se la crescita influenzerà le scelte della Banca Centrale Europea oppure si continuerà in questo modo senza cambiare strategia come successo in questi ultimi mesi.